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Al dente o sgranato?

LucaLuca Ricci

Il grado di cottura del riso è una scelta importante quando si prepara un piatto a base di riso, e la decisione su come cuocerlo dipende dal tipo di piatto che si vuole preparare.

Il riso al dente è una tecnica di cottura in cui il chicco di riso è cotto appena a sufficienza, mantenendo una certa resistenza al morso e una consistenza piuttosto soda. Questo tipo di cottura è adatto per piatti come il risotto o i piatti freddi come le insalate di riso, in cui si desidera che il chicco abbia una consistenza al dente e non risulti troppo morbido. La cottura al dente può anche essere utilizzata per piatti in cui il riso viene ulteriormente cotto, come ad esempio per il sushi.

Il riso sgranato, invece, si riferisce ad un riso che è stato cotto troppo a lungo e ha perso la sua consistenza originale. In questo caso, il riso si è sfatto e i chicchi sono diventati morbidi e separati. Esso è adatto per piatti come i budini di riso, le zuppe o i piatti al forno, in cui l'alimento deve essere ben amalgamato con gli altri ingredienti e non deve mantenere la sua forma originale.

In definitiva, la scelta tra riso al dente o sgranato dipende dal tipo di piatto che si vuole preparare e dal risultato finale che si vuole ottenere. L'importante è seguire le indicazioni di cottura specifiche per ogni tipo di riso e sperimentare fino a trovare il grado di cottura che meglio si adatta al proprio gusto e alle proprie esigenze.

 

Per sperimentare la cottura del riso al dente puoi provare il risotto al radicchio e Monte Veronese accompagnato da un'ottimo vino, sto parlando del Nebbiolo.

Il Nebbiolo è un vino rosso molto apprezzato del Piemonte, che si caratterizza per il suo aroma intenso e complesso, con note di frutti di bosco, rose e spezie. Ha una buona acidità e tannini decisi che si abbinano perfettamente alla consistenza cremosa del risotto.

Il sapore deciso del Nebbiolo si sposa bene con il gusto del risotto, creando un abbinamento perfetto per il palato. 

Inoltre, la lunga maturazione del Nebbiolo lo rende un vino elegante e raffinato, che si adatta perfettamente alla complessità del risotto. L'aroma persistente del vino rimane a lungo in bocca, lasciando una sensazione di piacevolezza e soddisfazione.

In definitiva, l'abbinamento tra il risotto al radicchio e Monte Veronese e il Nebbiolo è una scelta vincente che consiglio a tutti gli appassionati di vino e di buona cucina! Una combinazione di sapori intensi e complessi, che regalerà un'esperienza sensoriale unica e indimenticabile.

 

Al dente o sgranato?: contenuto dell'ispirazione

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